Premio Scenario 2005 - 10a edizione | Progetto finalista
FESTIVAL SANTARCANGELO DEI TEATRI, 24, 25, 26 GIUGNO 2005
sabato 2 Luglio , ore 18:30 | Teatro Novelli Rimini
Prove di condizionamento
di Eva Geatti e Nicola Toffolini
con la collaborazione artistica e tecnica di Mirko Fabbri (arredamento sonoro)
e Michele Bazzana (macchine e costruzioni)
consulenza per l’architettura Enrico Lain
Cosmesi
via Cisterna, 27
Rodeano Alto (UD)
Eva Geatti
Nicola Toffolini
cosmesi@hotmail.com
Uno stand per la presentazione della nuova cella frigorifera per essere umano. Si parla di uno spazio architettonico in potenza, che ancora non c’è e che quindi può solo essere descritto e desiderato, bramato dall’attore che chiuso all’interno può vivere la scena come vero cambio di stato. Fisico, senza simulazioni.
Vivere la presentazione dello spettacolo come spettacolo, dove si perde la rappresentazione per arrivare da un’altra parte, più vicini a quel processo di raffreddamento che tanto aspettiamo.
Più sentitamente dentro quel freddo che per ora si può solo sperimentare con piccoli escamotages ma che manca di continuità e di fermezza.
Uno studio per presentare.
Uno studio come laboratorio scientifico.
Uno studio per un progetto utopico e irreale.
Uno studio come prova di noi.
Uno studio punto e basta.
Il progetto descrive esattamente ciò che serve a chiunque intenda realizzare un surrogato di eternità.
La sua verità non è plausibilità ma esattezza, di materiali, di oggetti, di azioni e di condizioni. Nulla è lasciato più alla parola, fatta esclusione per la presente relazione di progetto.
Gli elementi della struttura sono costruttivamente basilari, essi determinano univocamente il campo d’azione di forze controllate la cui interazione produce in modo continuato significati possibili.
Le limitazioni di spazio servono a generare densità nelle azioni, le limitazioni di tempo (non ultime l’inizio e la fine) si rivolgono alla sola trasmissibilità dei significati prodotti.
Nessuna narrazione, dunque, solo elementi in gioco in uno spazio codificato. Una sfida programmata, una prigionia volontaria.
[…]
L’educazione a uno sguardo senza parole è un’educazione rigida, esasperante, senza vie di fuga. Un’unica porta di ingresso, quindi. L’ingresso è l’ingrediente primo: atto iniziale che separa l’esterno dall’interno. […]
Il limite tra il palco e lo spettatore è tangibile, non virtuale: due lastre in plexiglass separano l’aria che anima lo spettatore da quella che anima la scena. Nessuna possibilità di partecipare né di com-prendere se non attraverso uno sguardo che contempla uno spazio che transita tra la luce accecante e il buio più denso. Tutto ciò che accade all’interno è drammaturgicamente ripetibile e sempre differente in termini di grado.
io entro per fare un esperimento con una gabbietta
nessuno sa che la temperatura sta scendendo.
sembra che il lavoro sia sull’ipotetico uccello
solo più tardi io perdo il controllo
loro non capiscono
vedono solo me e non sanno.
io mi difendo con tutte le mie forze da qualcosa che loro non sanno cos’è
perché non lo vedono né lo sentono
quando la situazione è fuori controllo io mi metto la cravatta
non ho il tempo di pensare a ciò che faccio perché mi difendo con la spada
la gabbietta rimane sempre nei miei ipotetici sbalzi-sobbalzi
ci sono dei sacchi d’immondizia
non mi rivolgo mai a che mi guarda
se non per offrire una manciata di banconote a chi è in prima fila. ma il vetro è chiuso
poi non esistono di nuovo…
…tergicristalli sabbia pallone da calcio phon fragole tavolino candelabro a gas lampada leggio chinotto occhiali da sole pelliccia secchio corvo ghiacciolo panettone chiodi cavalchino microfono termos piuma di struzzo microscopio poster con un lago stereo portatile lucchetto salvadanaio con molto denaro saponette gabbietta per uccelli 4 rose in fila forbici enormi divisa stampelle pennarelli infradito fiammiferi spada di legno bottiglie di vetro cravatta pastiglie mouse bottiglie di sciroppo stivali rotoli ci carta igienica lavandino in ceramica altalena pianta di fagiolo spinaci surgelati in cubetti tecnigrafo aspirapolvere nastro isolante lampada da scrivania stancil per vetro serbatoi cartelli con i numeri risme di fogli a4 bandiera dei pirati lavatrice abiti da sposa sfatto capelli finti pulsanti manopole e carrucole occhi di vetro frusta nano da giardino gruccia per appendere gli abiti cactus gomma da masticare baffi finti lacci delle scarpe fari della macchina scarpe da ballerina lacrime da coccodrillo tenda di velluto rosso cuscino di piombo sacchi neri dell’immondizia…
Cosmesi
Ci siamo prefissi di partire dall’idea di spazio, non come luogo né tanto meno come scenografia, ma come architettura autonoma e preesistente alla scena.
Questa è l’unica partenza che per ora ci interessa; l’unica drammaturgia, l’unica regia, l’unica presenza installativa che può guardare la nostra idea di ricerca.
Questa è anche una possibilità per collaborare artisticamente con personaggi poliedrici e creativi che mettono cuore e idee in questo settore: artisti, architetti,musicisti, amici, costruttori geniali affiancano continuamente i nostri progetti per farli vivere di più.
Ciò che avviene poi all’interno delle architetture è un costruito di scene inventate, senza precisi riferimenti letterari o artistici…ci importa costruire un’identità di noi stessi, essere autoreferenziali.
Presuntuoso. Lo so.
Questo è ciò che pensiamo ora di Cosmesi.
Nel mese di marzo 2003 Eva Geatti e Nicola Toffolini attivano il progetto di ricerca Cosmesi.
Cosmesi, con il sostegno del Comune di San Vito al Tagliamento (PN), avvia l’allestimento del progetto Avvisaglie di un cedimento strutturale ospite delle rassegne Hicetnunc il 26 e 27 luglio, della rassegna Brushless! al parco di Villa Franchin di Mestre il 26 settembre. Bionda I interno 5 (studio) è ospite della rassegna ENtoPAN performance-meeting festival al FOUNDRY di Londra il 1 novembre. Avvisaglie di un cedimento strutturale viene ospitato nella rassegna Palcoscenico Giovani del Teatro Miela di Trieste il 13 novembre.
Nel 2004 Avvisaglie di un cedimento strutturale_secondo grado è ospite del Comune di Rive d’Arcano (UD) al Piccolo Teatro il 6 Gennaio, del circolo culturale Ceschia di Tarcento (UD) il 6 Marzo, della rassegna XM.atto 1° presso XM24 di Bologna 19 e 20 Marzo, del CSA Rialto di Roma dal 23 al 28 Marzo. A giugno viene concluso lo studio progettuale per la nuova produzione 2005 Prove di condizionamento. A settembre viene concluso lo sviluppo del progetto per la produzione di La corretta gestione dell’impianto.
Nel 2005 Avvisaglie di un cedimento strutturale vince il Festival Iceberg 2005 del Comune di Bologna. COSMESI con la coproduzione di Hicetnunc e il sostegno di LipanjePuntin Artecontemporanea avvia lo sviluppo di uno studio preliminare per Prove di condizionamento che verrà ospitato a luglio dalla rassegna Hicetnunc 2005.