Il progetto

“Questo è l’inferno. Oggi, ai nostri giorni, l’inferno dev’essere così, una camera grande e vuota e noi stanchi di stare in piedi, e c’è un rubinetto che gocciola e l’acqua non si può bere, e noi aspettiamo qualcosa di certamente terribile e non succede niente e continua a non succedere niente. Come pensare? Non si può più pensare, è come essere già morti. Il tempo passa goccia a goccia.”
Primo Levi, Se questo è un uomo

Sepolto fra cumuli di macerie, in una fossa comune, continua a vivere il piccolo Pinosso. Di lui è rimasto solo un mucchio d’ossa, ma adesso nessuno potrà fargli del male. E allora Pinosso lotta contro l’orrore, contro gli uomini cattivi che l’hanno portato via dalla sua mamma, contro l’inferno stesso. Così Pinosso difende il suo diritto di essere un bambino, e difende la memoria di tutti i bambini uccisi, perché non possa mai più capitare.

La compagnia

La compagnia prese fuoco è composta da ex allievi della scuola di teatro Teatès, diretta da Michele Perriera. Ognuno dei componenti, inoltre, ha seguito, percorsi individuali di formazione all’interno della realtà teatrale palermitana collaborando con diverse compagnie che operano sul territorio.
Da quattro anni la compagnia segue un percorso di ricerca nell’ambito del teatro surreale e civile, con rappresentazioni di testi quali La Cantatrice Calva di Eugène Ionesco; Il linguaggio della Montagna di Harold Pinter; Il sette aprile ad Amburgo, segnalato come miglior drammaturgia alla prima edizione del Palermo Teatro Festival, Premio Vincent Schiavelli; e San Bernardo Premio Ustica per il Teatro 2007, entrambi scritti e diretti dalla regista Claudia Puglisi. Nel giugno 2008 Diana D’Angelo, attrice del gruppo, ha vinto il Premio Hystrio alla Vocazione.