Premio Scenario 2003 - 9a edizione | Progetto finalista
FESTIVAL SANTARCANGELO DEI TEATRI, 27, 28, 28 Giugno 2003
venerdì 27 Giugno , ore 00:00 |
Murgia
(cartolina di un paesaggio lungo un quarto)
con Michele Sinisi
scrittura scenica Michele Santeramo e Michele Sinisi
teatro minimo
via Catullo, 34/a
70031 Andria (BA)
tel. 338 1542341
teatrominimo@tin.it
Segnalazione speciale Premio Scenario 2003
Motivazione della Giuria
“Nel percorso di Michele Sinisi e Michele Santeramo di teatro minimo di Andria colpisce l’elaborazione di un tessuto drammaturgico che parte dall’elemento materico del paesaggio e da una raffinata attenzione ad una lingua che suona, per toccare momenti di suggestione e poesia, caratterizzati da una convincente e notevole prova attoraleche tende a rinnovare i canoni della narrazione teatrale”.
Murgia
Per un paesaggio drammaturgico.
Può un paesaggio raccontarsi, avere in sé l’azione?
Può un paesaggio essere la scrittura leggibile della morfologia di un popolo?
Paragonare una carta topografica I.G.M. a una storia avvincente.
Con queste motivazioni e curiosità ho deciso di chiudere la trilogia “Tre voci” sulla narrazione. Dopo aver raccontato con Otello (o la gelosia di Jago) un fatto teatrale e con Ettore Carafa un fatto storico, ora l’obiettivo è raccontare un non-fatto che però evochi un dramma. Raggiungere uno sviluppo drammaturgico partendo dall’atemporalità di un’immagine paesaggistica.
Il paesaggio murgiano, con i suoi tratturi, lame, iazzi, masserie disseminati per il suo spazio, è il chiaro risultato di un’identità che ha vissuto, abitato e plasmato questo territorio. Tutto è leggibile come la manifesta parola di un popolo che, avendo abitato questa parte di terra, racchiude in essa bellezze e sfortune della sua storia.
Il popolo è quella terra.
Le atmosfere, i sapori, gli incanti delle nostre facce sono rese nelle pietre affioranti dalla terra di questo paesaggio.
Le punte aguzze delle pietre scarnificate dalle acque piovane.
Acque che modellano la forma in modo imprevedibile quanto il quotidiano di questo popolo. Il corpo lacerato di un paesaggio che oggi risulta in bilico tra la salvaguardia, attraverso l’istituzione di un parco naturale, e lo sfruttamento sconvolgente secondo una concezione del territorio della Murgia quale residualità insignificante e improduttiva. Lo spettacolo è la narrazione di un viaggio di ritorno.
Un giovane natio di quel paesaggio che, ignaro della sua identità di uomo e dei ritmi e idee del suo popolo, scopre per la prima volta quel paesaggio in una delle sue visite alla terra da cui è lontano: decide di restare?
La storia parte dalla sua decisione di ritornare in quel paesaggio dopo averlo sentito per la prima volta. Scopre allora il senso di quel fascino che confondeva allora con un povero e disgraziato sintomo di una cultura ai margini dell’utilità.
Scopre la reale essenza di quel paesaggio, capisce di esserne addirittura una parte sostanziale. Sarà il paesaggio della sua memoria, avvertirà le inquietudini e i problemi del suo popolo come riflessi in quel paesaggio. Dovrà decidere coscientemente se restare e vivere per quella sua terra o lasciarla definitivamente, forse un domani col rimorso di non aver dato nulla per il suo riscatto.
teatro minimo
teatro minimo è il nome che riunisce l’esperienza di cinque attori-autori: Vittorio Continelli, Danilo De Summa, Ottavia Leoni, Michele Santeramo e Michele Sinisi. Il giovane gruppo nasce intorno allo studio di allestimento sul Macbeth realizzato nel maggio del 2001 ad Andria. Attori accomunati dai propri percorsi di scrittura-interpretazione hanno continuato il lavoro di sinergia nello studio teatrale su Moby Dick nel dicembre 2002. Nel 2003 è previsto l’allestimento finale de I 7 contro Tebe..Michele Santeramo (1974), autore e attore. Comincia la sua esperienza frequentando laboratori e corsi di scrittura e narrazione. E’ autore di spettacoli teatrali: Il Barone dei porci, Konfine, Radio Bunker (tratto dal romanzo Il Visconte Dimezzato di Italo Calvino). E’ anche autore di sceneggiature per cortometraggi, di racconti brevi editi, e vincitore di concorsi di scrittura. Fonda il gruppo ALMO, di cui cura la direzione artistica. Tiene laboratori di scrittura e narrazione. Dirige il settore culturale di un progetto finanziato dal Fondo Sociale Europeo.
Michele Sinisi (1976), attore e regista teatrale, segnalato come miglior attore under 30 in occasione delle edizioni 2000 e 2001 del Premio Ubu. E’ anche autore e interprete dei suoi spettacoli, tra i quali: Otello o la gelosia di Jago (1998), Ettore Carafa (2000), Li Mari Cunti (2001), Konfine (2002). Attualmente sta lavorando all’ultimo atto della trilogia “Tre voci” sulla narrazione con Murgia (cartolina di un paesaggio lungo un quarto). E’ autore di studi per allestimento su Macbeth e Moby Dick con gli altri attori del gruppo.