Il progetto

Moon amour è un progetto di ricerca teatrale dedicato all’infanzia.
Lo studio è direzionato allo sviluppo di un linguaggio teatrale capace di raccontare con leggerezza, ironia e grande sensibilità l’amore e la separazione dal punto di vista dei bambini.
In un mondo di genitori in letti separati, di papà che dormono sul divano e mamme con la valigia sempre pronta, fra liti e piante che si rompono, tra figli strattonati di qua e di là, due bambini scoprono la bellezza di stare assieme.
Con curiosità analitica, quasi scientifica, fra sogni e paure, i protagonisti Marco e Lisa vanno alla scoperta delle ragioni del cuore, che ragioni non ha. I due diventano complici nella bellezza e nelle ombre del cuore, raccogliendo le ceneri delle relazioni dei grandi per trasformarle in fuochi ardenti e colorati.
Uno spettacolo romantico dove i genitori e i figli si passano il testimone delle emozioni, in quell’eterno e instancabile gioco del rincorrersi e sfuggirsi, cercarsi e lasciarsi.

Fino a ora il lavoro si è mosso intorno a una drammaturgia aperta, in movimento, interessata agli stereotipi dell’amore osservati e resi sulla scena dalla ricerca degli attori, della regia. I temi legati alla separazione si stanno invece sviluppando a partire da un’indagine supportata da collaborazioni con esperti di psicologia evolutiva e di sostegno famigliare. Non sono mancati incontri con bambini e bambine sul piano della comunicazione scenica e della discussione libera, per approfondire i delicati temi della ricerca.

La compagnia

La compagnia I Teatri Soffiati nasce ufficialmente come associazione culturale nel 1997 dalla ex Confraternita Teatrata Soffioni.
L’idea condivisa dalla compagnia è la ricerca continua di un teatro capace di relazione immediata.
L’attività teatrale si sviluppa attraverso la presentazione di spettacoli di teatro di ricerca contemporanea, teatro ragazzi, teatro di narrazione. Parallelamente I Teatri Soffiati si occupano stabilmente di formazione teatrale, promuovendo e curando percorsi seminariali e laboratoriali per persone di tutte le età.
Insieme alla compagnia Finisterrae Teatri, con cui collabora attivamente, e al Teatro delle Noci, gestisce da sei anni il Centro Teatro del Comune di Trento in collaborazione con il Progetto Politiche Giovanili. Tra gli spettacoli: Soffioni (1993), Frantoio (1994), L’ombroso (1995), Le ultime piume delle sue ali (1997), Sono mani buone le tue (2004), Vitamine (2004), Breve storia della piccola vergognosa compagnia degli Umbratili (2005), Terre in movimento (2006), Si salvi chi può! (2006), Far veleno (2006), Piccole storie (2007).