Premio Scenario 2009 - 12a edizione | Progetto finalista
PROGETTO TRIENNALE SANTARCANGELO 2009-2011, 19/20/21 giugno 2009
domenica 21 Giugno , ore 12:00 | Il Lavatoio
La bella Lena
viaggio verso l'estasi in 12 contrazioni
interpreti Valentina Carbonara (la bella Lena)
Ciro Esposito (Salvatore, Soledad,Vecchia capera)
assistente alla regia Valentina Carbonara
costumi, elementi di scena,
assistente suono e luci Arianna Pioppi
immagini Juan Pablo Etcheverry
disegno luci, drammaturgia e regia Ilaria Migliaccio
Franca Battaglia
p.zza A. Z. Mameli, 9 – 00145 Roma
referente: Ilaria Migliaccio
cell. 328 7724207
ilaria_migliaccio@hotmail.com
lo spettacolo
Soledad Quien olvida está hodido para toda la vida!
Lena Chi dimentica è fottuto per sempre!
“Questa è la storia della solitudine e del coraggio, dell’incoscienza e dell’abbandono, di chi guarda avanti perché se guarda indietro si fa male. È la storia di Lena, la bella Lena, che confondeva i sogni con la realtà e cadde nelle mani di un drago, si rialzò e lo affrontò. Chi vuole sapere come andò a finire, deve iniziare un viaggio avanti e indietro nel tempo…”.
La bella Lena è la storia di un viaggio fatto per fame, per amore, per fame d’amore e di vendetta.
È una lotta dichiarata contro la morte, quella fisica e quella provocata dalla cancellazione della dignità umana e dall’oblio. La bella Lena è voler ricordare a tutti i costi. Dal buio alla luce: chi è reale in questa storia resta al buio per molto tempo, mentre i fantasmi, i ricordi, il sogno sono in piena luce. Realtà e ricordo si capovolgeranno, fino a lasciare spazio alla consapevolezza. La bella Lena è la storia di una ripetuta violenza subita e non dichiarata per paura, per vergogna o perché semplicemente si fa finta che non sia successo niente. Lena è in fuga, sta scappando dal suo nemico, anche se in realtà ne porta dentro di sé il frutto. Per quanto voglia scappare dovrà affrontarlo, prima o poi. Nella sua fuga incontra Soledad, uomo che si è fatto donna e che accompagnerà Lena fino alla fine del suo viaggio e oltre. Poi c’è Salvatore (di Baia o Baía) che è il futuro e il frutto del grembo di Lena, c’è un quaderno-diario che legherà questi tre destini e la cui scoperta sarà la causa scatenante di questo viaggio della memoria. La vecchia capera è la voce del coro-giudice, perbenista e bigotta. E ci sono i treni mai presi e le stazioni dove si resta bloccati, come in un ricordo. Poi, un giorno, succede qualcosa e quel ricordo diventa il motivo per salire al volo su un treno e continuare a vivere.
La compagnia
Il gruppo Franca Battaglia nasce nel settembre 2008 a Napoli su iniziativa di artisti di diversa provenienza geografica (Napoli, Roma, Santiago de Compostela) e artistica (teatro, teatro-danza, cinema, scenografia, drammaturgia), per dare vita al progetto di drammaturgia collettiva La bella Lena. Caratterizzato da una naturale disposizione al viaggio e dalla convinzione di non fermarsi davanti a nessun ostacolo, il progetto nasce attraverso il lavoro di scena per raccontare una storia difficile da dire e che, attraverso il teatro e l’uso di altri linguaggi, può diventare catartica.