Lo spettacolo

Ho tanti affanni in petto. Sugli dèi, gli eroi, gli uomini. Achille piange disperatamente la morte di Patroclo e si accanisce per giorni sul cadavere di Ettore, Tersite beffeggia i capi non riuscendo mai a tenere la bocca chiusa, Agamennone sbava di rabbia per una schiava, la peste distrugge ogni cosa mentre tutti aspettano inevitabilmente la caduta di Troia. Al pari della Bibbia, l’Iliade è enciclopedia umana e punto zero di tutta la letteratura occidentale e non si configura semplicemente come il racconto degli ultimi giorni della guerra di Troia, ma come l’arcaico manifesto di formazione educativa per le nuove generazione, con i suoi canoni e i suoi valori.
La drammaturgia si è sviluppata partendo da una traduzione filologica letterale, rispettata e tradita allo stesso tempo nella riscrittura e nel lavoro rapsodico, cercando di mostrare attenzione all’origine cantata, al ritmo e ai versi con proposte di sperimentazioni metriche. La messa in scena, proprio per tali motivi, sarà improntata a un concetto di attorialità/rapsodica, ovvero alla capacità di cucire e tessere da parte di un coro la storia delle storie: l’Iliade. Animare e non mimare, narrare, proprio come gli aedi e i rapsodi cantavano migliaia di anni fa, rendendo presenti di fronte agli occhi e alle orecchie degli uditori storie enormi, giganti, divine e immortali.

La compagnia

Classi 1983 e 1986, Erika Z. Galli e Martina Ruggeri si incontrano artisticamente nel 2005 dando vita al progetto Industria Indipendente, collettivo artistico e di ricerca principalmente dedito alle arti performative, teatrali e visive.
Dal 2011 al 2013 con Crepacuore, monologo con Diletta Acquaviva, vincono i concorsi nazionali Teatri Riflessi (Catania), Martelive (Roma), La Corte della Formica (Napoli) e By Pass (Vicenza).
È del 2014 È tutta colpa delle madri, presentato presso il Teatro Valle Occupato di Roma, con cui iniziano una nuova ricerca drammaturgica.
Nel 2014 vincono con il testo Supernova il Premio Hystrio per le Scritture di Scena 2014.
A maggio 2015 debuttano al Festival Trasparenze di Modena con lo spettacolo I ragazzi del cavalcavia, già premiato dalla giuria popolare al premio Dante Cappelletti.
Fanno parte dal 2014 come registe del collettivo Le ragazze del porno, per le quali produrranno il corto dal titolo Più di ogni altra cosa al mondo vorrei.