ZONA FRANCA - FESTIVAL DI CREAZIONI ARTISTICHE PER UN PUBBLICO GIOVANE, Parma, 16 / 17 novembre 2006

giovedì 16 Novembre , ore 10:30 | Teatro al Parco

Fa Mulan

| età: dai 5 ai 10 anni

Associazione Abaco | Siddi Medio Campidano - Ca

regia Barbara Cadeddu
interpreti Raffaela Perra, Ulisse Badas
coreografie marziali Ulisse Badas
musiche originali Luca Porcu
costumista Marianna Ladogana

Barbara Cadeddu
via Pessina, 24 – 09125 Cagliari
cell. 348 6046681
barbara.cadeddu@gmail.com

Raffaela Perra
viale Colombo, 61 – 09045 Quartu (Ca)
cell. 333 3702154
raffaela.perra@tiscali.it

Il progetto

Il progetto nasce dall’esigenza di dare ai più piccoli uno spazio in cui pensare, conoscere nuove storie e attivare collegamenti con quelle che già conoscono o con quelle personali.
Pensiamo che, attraverso il racconto di un mondo lontano, i bambini e i ragazzi in genere possano trovare stimoli per maturare la voglia di scoprire la diversità e per assumere punti di vista nuovi. Parlare della Cina significa fornire loro informazioni inaspettate e fantastiche per spostarsi mentalmente al di fuori dei propri confini geografici e culturali, e di andare al di là degli stereotipi offerti dai mezzi di comunicazione di massa.
Questo assume un valore ancora più forte se si pensa alla società contemporanea, in cui sempre più si mescolano e si trovano a convivere etnie e valori tra loro differenti.
Lo spettacolo prende le mosse da un’antica fiaba cinese che narra le avventure di una giovane che finge di essere un ragazzo per potersi arruolare nell’esercito dell’imperatore al posto del padre malato e che, grazie alle sue gesta coraggiose, diventerà un’eroina nazionale.
Rispetto al racconto originale, si è scelto di mettere in scena il viaggio di un’adolescente alla scoperta del mondo. La guerra diviene un pretesto per parlare di un percorso di vita. Nel suo cammino Mulan incontrerà molte difficoltà: animali e persone che arricchiranno il suo bagaglio di esperienze e la renderanno sempre più consapevole della sua condizione.
La struttura narrativa si basa sul montaggio di scene accostate secondo un procedimento paratattico che rende la scrittura aperta ad accogliere un numero potenzialmente infinito di episodi sempre nuovi. Il lieto fine, come nella maggior parte delle fiabe orientali, non è dato dal raggiungimento di un obiettivo, ma dall’aver posto le basi per la realizzazione dei propri desideri.
Il linguaggio dello spettacolo è ispirato all’Opera di Pechino, di cui si è cercata una trasposizione semplificata e l’attualizzazione degli elementi principali.
Si tratta di codici espressivi complessi che rimandano a un immaginario lontano, ma che sono talmente evocativi da caricarsi di significati universali. La semplificazione operata nella traduzione dei simbolismi orientali – al limite dell’astrazione – offre anche allo spettatore più giovane le informazioni necessarie per comprendere la storia e allo stesso tempo consente di immaginare quello che non è rappresentato.
Anche la scenografia è quasi assente: nello spazio vuoto un telo bianco rappresenta in successione la stanza di Mulan, il suo mondo interiore e il mondo esterno. Non ci sono cambi di scena né connotazioni spaziali, e l’intervello spazio-temporale tra gli episodi è rappresentato dal camminare di Mulan secondo un percorso circolare. Il cerchio viene spezzato solo dagli ingressi degli altri personaggi che riportano l’azione al presente.
Le musiche elettroniche (originali) sono l’unico elemento di contaminazione rispetto al linguaggio espressivo utilizzato.
La scelta di non usare la parola nasce dal tentativo di trasporre la vicenda senza il ricorso ad altri codici, la cui introduzione appariva didascalica e ridondante rispetto alla chiarezza delle immagini. Il rischio della stilizzazione è sempre presente: per questo il lavoro di ricerca non può considerarsi concluso

La compagnia

Il gruppo è costituito da tre persone che provengono da formazioni diverse (teatro, danza e arti marziali) e che da anni lavorano e conducono laboratori intorno alle rispettive discipline. Barbara Cadeddu e Raffaela Perra hanno fatto un’esperienza artistica e di ricerca tra il 1997 e il 1999 con alcuni attori dell’Opera di Pechino. L’incontro con l’Associazione Abaco (nata nel 1989 svolgendo una ricerca informatica scenico-musicale sulla spazializzazione del suono) ha prodotto dal 2006 sinergie molto forti su cui si è scelto di costruire un progetto comune.
Barbara Cadeddu, laureata in ingegneria edile, è dottoranda di ricerca presso l’Università degli Studi di Cagliari. Il suo ambito di studio riguarda le “trasformazioni temporanee dello spazio” e la possibilità del teatro e dell’arte in genere di divenire opportunità di riqualificazione in contesti urbani degradati. Attrice diplomata presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari, ha studiato canto polifonico e lirico e ha frequentato laboratori di danza contemporanea e di teatro condotti, in particolare, da Maurizio Saiu, Claudio Morganti, Rena Mirecka. Ha lavorato per due anni con attori dell’Opera di Pechino. Ha partecipato come interprete a spettacoli diretti, fra gli altri, da Lelio Lecis, Tiziana Troja, Francesco Brandi, Rosalba Piras.
Raffaela Perra, conseguito il diploma di attrice presso la Civica Scuola d’Arte Drammatica di Cagliari, ha approfondito varie discipline: danza classica, jazz, contemporanea, flamenco, nuoto, capoeira, pattinaggio, equitazione, acrobatica circense, kung fu. In ambito teatrale, ha partecipato a stage condotti in particolare da Rena Mirecka, Emma Dante, Valerio Binasco, Raffaella Giordano. Ha svolto un biennio di lavoro con attori dell’Opera di Pechino. Come attrice ha partecipato a cortometraggi e spettacoli diretti in particolare da Michela Sale Musio, Tiziana Troya, Lelio Lecis, Rosalba Piras, Francesco Brandi.
Ulisse Badas da dieci anni studia arti marziali col maestro Giancarlo Manca. Insegna kung fu a bambini e adulti. Da tre anni si reca in Cina per un mese all’anno per approfondire la conoscenza fisica e filosofica della disciplina attraverso la pratica con i monaci del Wudang, grandi cultori delle tradizioni maoiste. Tra i riconoscimenti più importanti, nel 2004 vince due medaglie d’oro al First World Traditional Wushu Festival a Zhengzhou (Cina) e nel 2005 si classifica al primo posto nel campionato italiano di Taolu moderno.