Festival di Santarcangelo - Santarcangelo dei Teatri, 10/11 luglio 2017

lunedì 10 Luglio , ore 17:00 | Lavatoio

Da dove guardi il mondo?

| età: dai 6 ai 10 anni

Valentina Dal Mas | Valdagno, Vi
foto © Stefano Vaja

regia, coreografia, interpretazione Valentina Dal Mas
tecnica Martina Ambrosini

VALENTINA DAL MAS
via De Gasperi, 43 – 36078 Valdagno (Vi)
cell. 328 0192967
dalmas.valentina88@gmail.com

Spettacolo vincitore Premio Scenario infanzia 2017

Motivazione della Giuria
Lo spettacolo colpisce per la coerenza dei linguaggi messi in opera, e per il rigore con cui il corpo-voce dell’artista è capace di mostrare, senza retoriche e ideologie, il percorso di crescita di una bambina “diversa”.
Attraverso una danza spezzata che diviene parola interpretata, leggera e fluida, per poi tornare al movimento senza soluzione di continuità, Valentina Dal Mas riesce a parlarci non solo della singola bambina quanto della condizione di “minorità” che accompagna ogni infanzia nel confronto con il mondo adulto delle regole e della norma, suggerendo ad ognuno che è sempre possibile cercare e trovare un “punto di allegria”.

Lo spettacolo
Danya è una bambina di nove anni che non ha ancora imparato a scrivere. È l’eccezione che non conferma la regola.
Lungo il cammino che porta alla scrittura si ferma, perde dei pezzi, o forse le mancano, o forse quelli che ha non sono giusti per lei. Passo dopo passo incontra quattro amici, ognuno portatore di qualità fisiche, caratteriali e comportamentali che li rendono diversi e unici di fronte agli occhi curiosi di Danya.
Il primo si distingue per fermezza e precisione, il secondo per determinazione e rigore, il terzo per fantasia e desiderio di scoperta, il quarto per volontà di raccogliere e unire.
Danya impara a conoscere i quattro amici. Si diverte a provare a essere come loro nel modo di muoversi, di parlare e di relazionarsi con loro stessi, gli altri e il mondo. Di ognuno di loro conserva un pezzo e, pezzo dopo pezzo, Danya riesce a metterli insieme e a riprendere il cammino per giungere al suo “punto di allegria”.

Valentina Dal Mas è danzatrice e attrice.
Si forma a Parigi e in Italia con Dominique Uber, Nina Dipla, Lola Keraly, Serge Ricci, Rosalind Crisp, Carolyn Carlson, Abbondanza/Bertoni, Simona Bucci, Michela Lucenti, Iris Erez. Lavora per la Compagnia Abbondanza/Bertoni, la Piccionaia Centro di Produzione teatrale. Ha lavorato per Silvia Bertoncelli, Balletto Civile, Simona Bucci, Valentina De Piante, Van.
Dal 2016 intraprende un suo percorso coreografico indipendente con la performance Arkar, realizzata all’interno del progetto di residenze della Compagnia Abbondanza/Bertoni, e presentata come incursione nei luoghi pubblici delle città.
Collabora con Renato Perina nella messa in scena dello spettacolo Solo l’amar conta a seguito del laboratorio teatrale con i detenuti della Casa Circondariale di Montorio (Vr).
Propone laboratori di Educazione al movimento nelle scuole pubbliche, nelle strutture sociali che si occupano di anziani, persone con disabilità e bambini assistiti dai servizi socio-sanitari.
Integra nella sua ricerca artistica la pratica del Metodo Feldenkrais.

Martina Ambrosini è tecnica teatrale.
Si forma inizialmente come grafica pubblicitaria con particolare attenzione all’aspetto estetico e fotografico della comunicazione visiva.
Continua il suo percorso iscrivendosi all’Accademia di Belle Arti di Verona diplomandosi in scenografia. Nel frattempo, attraverso un corso per la formazione di tecnici teatrali, inizia a entrare in contatto e instaurare un costante rapporto lavorativo con più realtà professionali del mondo teatrale vicentino.
Tra queste la Piccionaia Centro di Produzione teatrale, con il ruolo di tecnico di tournée per spettacoli di teatro ragazzi, la Fondazione Teatro Civico in qualità di tecnico stabile e service teatrali come Ombre Rosse.

Photo Gallery

Rassegna stampa

“altrevelocita.it”, 27 dicembre 2017
Ilaria Cecchinato, Marzio Badalì e Lorenzo Donati

[...] Attraverso il movimento coreografico e il racconto, Da dove guardi il mondo? ripercorre il processo di formazione di una bambina alle prese con i piccoli obiettivi della vita, il cui raggiungimento segue un percorso del tutto personale. Non importa come e quando, quello che conta davvero è trovare un “punto di allegria” e raggiungerlo, senza abbattersi e farsi influenzare dagli altri. [...]

“teatroecritica.net”, 14 dicembre 2017
Lucia Medri

[...] Dimostrando sensibilità di ragionamento registico e di cura tanto nella scrittura del testo con battute semplici e essenziali che nella partitura dei movimenti, Dal Mas [...] è in grado di raccontare una storia specchio di vecchi e irregimentati schemi di educazione, che implicano comportamenti codificati ai quali si risponde con un gesto risoluto nella sua autonomia e indipendenza, lo stesso di una danza giocata, marionettistica quasi, energica e birichina, appropriata a una bambina libera di trovare il suo tempo. [...]

"casicritici.com", 11 dicembre 2017
Stefano Casi

[...] Uno spettacolo espressamente indirizzato ai bambini, che finisce per portare in scena [...] non solo il ‘diverso’, ma una condizione che ci accomuna tutti, e che nello specifico è quella della conquista della capacità espressiva (e di auto-riconoscimento) dell’individuo. [...]

"Il Manifesto", 9 dicembre 2017
Gianfranco Capitta

[...] Dal Mas invece con Da dove guardi il mondo? evoca la nascita dei rapporti in una creatura di pochi anni, godibile e ricchissima di tecnica anche lei, ma sicuramente in grado di uscire dalla solitudine in cui ora pure dà vita a simpatici quanto fantasmatici interlocutori. [...]

"gagarin-magazine.it", 7 dicembre 2017
Michele Pascarella

[...] Dal Mas imprime un andamento regolare all’alternanza di testo e gesti danzati, con marcata finalità illustrativa e didascalica (dunque, ancora una volta etimologicamente, di insegnamento) a un teatro che non rinuncia a presentare a chiare lettere un proprio punto di vista sul mondo. [...]

"Hystrio", n° 4, 2017
Claudia Cannella

[...] Da dove guardi il mondo? racconta, attraverso la storia di Danya, che a nove anni non ha ancora imparato a scrivere, il problema della dislessia. E lo fa con garbo e intelligenza, intrecciando teatro di parola ed efficaci partiture gestuali, quasi delle mini coreografie per dare forma a degli amici immaginari [...]

"verlenverlen.blogspot.it", 27 settembre 2017
Paolo Verlengia

[…] Il lavoro colpisce subito per la cifra assolutamente originale con cui l'autrice appronta la materia di uno spettacolo rivolto ad un pubblico di giovanissimi, tagliando in partenza ogni forzata forma di pedagogismo. Senza ricorrere a facili infantilismi (distorsioni vocali o strategie trite di affabulazione), prende forma la storia di Danya, una bambina speciale che non riesce ad imparare a scrivere ma che sa sovrascrivere la realtà, dialogando con una serie di presenze immaginarie. […] Valentina Dal Mas mostra su questo punto i gradi della maturità artistica, sfruttando a pieno la sua formazione di danzatrice, inscritta definitamente nella completezza performativa del suo linguaggio: le sequenze di danza vera e propria vanno a tornire le espressioni di liberazione esplosiva della piccola protagonista, ma il lavoro corporeo resta disseminato lungo l'intera azione, andando a strutturare le singole pose ed i singoli movimenti con risultati densi, criptici, decisamente insoliti ed innovativi per la tradizione del teatro per l'infanzia. […]

"teatroecritica.net", 5 settembre 2017
Andrea Pocosgnich

[…] Da dove guardi il mondo, lavoro destinato al pubblico delle giovani generazioni e vincitore di Scenario Infanzia, in cui lo sforzo dell’autrice e interprete Valentina Dal Mas è [...] tenere insieme l’utilizzo creativo del corpo e della parola per raccontare sprazzi di vita di una bambina problematica [...] tra movimento e verbalizzazione, tra corpo e mente [...].

"stratagemmi.it", 19 luglio 2017
Giulia Alonzo

[…] All’imperante argomento ‘individualista’ si contrappone invece la molteplicità di argomenti (spesso affrontati con un crudo senso di realtà) che ha contraddistinto la sezione Premio Scenario infanzia 2017. Vincitrice della sezione è stata Valentina Dal Mas di Valdagno che con Da dove guardi il mondo? ha portato in scena l’universo di Danya, una bambina di nove anni con difficoltà cognitive. […]

"cultureteatrali.org", 16 luglio 2017
Fabio Acca

[…] Le qualità specifiche della coreografia e di un teatro che si misura con l’espressione fisica sono state ulteriormente valorizzate, in questa tornata, nel premio assegnato dalla giuria a Valentina Dal Mas (Valdagno, VI) per il suo Da dove guardi il mondo, nella categoria Premio Scenario infanzia. La creazione, pensata per un pubblico di bambini dai 6 ai 10 anni, scarta con decisione l’enfasi iper-narrativa, o favolistica, che spesso anima tale tipo di produzioni, puntando piuttosto ai valori di immediatezza che producono il movimento e la comunicazione corporea. Il nucleo tematico del lavoro conduce a una impegnata riflessione sul disturbo dell’apprendimento che affligge Danya, una bambina di 9 anni non ancora in grado di scrivere.Tramite un sistema fantastico, fatto di relazioni immaginarie veicolate da oggetti concreti e create sulla scena dalla performer, Danya riesce a mettere a fuoco il proprio obiettivo, aggirando il sistema di apprendimento “ufficiale”, sostituito da un percorso attivato da principi di piacere e dalla connessione costante con “un punto di allegria”. Una prospettiva maieutica importante per chi si avvicina a questioni così delicate non solo dal punto di vista dell’arte, ma anche interessante da leggere in una dimensione più allargata e adulta se epurata dalla sua componente solipsistica, nella misura in cui la didattica viene spesso associata dai giovanissmi scolari ad automatismi psicologici di carattere privativo, quando non proprio punitivo. […]

"klpteatro.it", 15 luglio 2017
Mario Bianchi

[…] Da dove guardi il mondo? di Valentina Dal Mas […] si pone in scena utilizzando il suo corpo in movimento in relazione con la parola, impersonando in modo credibilissimo una bambina di nove anni disgrafica, che supera le sue difficoltà di scrittura mettendosi in relazione con quattro amici veramente particolari. […]

"enricopastore.com", 12 luglio 2017
Enrico Pastore

[…] Nel lavoro di Valentina Dal Mas è il movimento che genera il processo che porta la bambina di nove anni che non sa scrivere, la bambina dai pezzi mancanti, a poter scrivere il proprio nome. I movimenti che lei preleva dai suoi amici, la precisione di Spigolo, la determinazione di Fischietto, la caoticità di Vortice diventano rette, curve, spirali che portano alla scrittura del nome, le lettere generate dal movimento, la parola nasce dall’agire e dall’imitare. […]