Premio Scenario 2003 - 9a edizione | Progetto finalista
FESTIVAL SANTARCANGELO DEI TEATRI, 27, 28, 28 Giugno 2003
venerdì 27 Giugno , ore 00:00 |
Appunti per PH-inocchio
(uno spettacolo antipedagogico o una via crucis del Reggimento Carri)
ideazione, di-scrittura scenica, recitazione Roberto Corradino
ambienti sonori Vincenzo Catanzaro
Roberto Corradino
via Santeramo, 94 70022 Altamura (Ba)
cell. 339 2201953
rgtcarri@email.it
Su PH – inocchio
Sopra Ph-inocchio, o sotto Ph-inocchio.
Una “cosa di teatro” – concerto mentale per rumoristica vocale, monologo esteriore o flusso di ipercoscienza, o uno spettacolo di narrazione sensoriale – pensata e costruita prima che Collodi scrivesse il suo libretto di disinformazione pedagogica, o dopo che Collodi/Lorenzini lo creasse, abbandonando all’adultità-carne-ragazzo il burattino-guaio.
A questo punto la storia di pinocchio non può che non essere: ciò che Collodi organizza come storia è la passione di questo legno…
(curioso è che a tutto il pinocchio preumano sia dedicata la storia dall’autore e al pinocchio umano non vengano dedicate che poche righe dell’ultimo capitolo e la storia finisce dove dovrebbe cominciare… ma non è vero, la storia finisce dove deve finire, il ragazzo-pinocchio sa bene che fine farà, è sempre la stessa storia…)
Un PH prima di -inocch(IO!) – che sta per Phisiologia.
Riduzione ai minimi termini biologico-cerebrali dell’uomo-ragazzo.
Riduzione ai minimi termini biologico-cerebrali della vita.
Si nasce per morire. O tutt’al più per pensare facendosi male.
Dis-nascere per non morire.
O morire per nolontà di vivere, per disgregazione, per annichilimento, per perversione o pervertimento.
Da maschio mutarsi in donna; accogliere, raccogliersi, decomporsi.
Un riposo affannoso, una fermata obbligata nelle domande, in ciò che è sempre inscritto/inciso nella ganga/pelle di ogni Occidente, in ogni tramonto, nel declino del paese delle Esperidi.
Il problema di Ph-inocchio è Dio.
Chiarimento
PH – inocchio non troverà mai la pelle.
Perché pelle non v’è.
Sarà tutto un esporsi e un incepparsi
PH-inocchio è il risultato di un’educazione repressiva
il frutto di una coazione a ripetere
E’ la prospettiva strutturale della pedagogia asservita al potere
in PH-inocchio non si può recitare
non c’è tempo
c’è bisogno di passione – da attraversare
e di molta leggerezza – per recitare
Allora sto cercando di capire
PH-inocchio è condannato a recitare
la sua storia
ma la “RIBALTA” (?)…continuamente
PH-inocchio è un esercizio sulla NOLONTÀ.
Roberto Corradino
Roberto Corradino è nato a Bari nel 1975.
Si è formato all’INDA (Istituto Nazionale del Dramma Antico) per poi perfezionarsi attraverso stages sulla voce, sulle tecniche del movimento e sulla danza, sotto la guida di diversi registi e attori (G. Pressburger, W. Pagliaro, A. Martino, D. Castellaneta, A. Laurenzi, F. Randazzo, M. Gueli).
Ha continuato la sua formazione seguendo laboratori di Alfonso Santagata, Spiro Scimone e Francesco Sframeli, Societas Raffaello Sanzio, Danio Manfredini, Ornella D’Agostino, Living Theatre, Pippo Delbono e Pepe Robledo, Krystian Lupa, Marco Martinelli.
Nel 2000 dà vita al Reggimento Carri/Famiglia d’arte, gruppo di lavoro per un “teatro di terra”. Narrazione e lavoro sul territorio costituiscono le coordinate della ricerca di gruppo.
Conduce laboratori teatrali presso scuole, istituti superiori e associazioni.
Prosegue con il Reggimento Carri il “Cantiere Baccanti” e la riscrittura “Corpo del reato”, attraversamento delle saghe familiari del mito greco.
Ha preso parte, fra l’altro, ai seguenti spettacoli: I cercatori di tracce di Sofocle (1997, IV Festival Internazionale di Teatro Classico); La bottega del pane di B. Brecht (1997, regia G. Sammartano); performance col Teatro della Valdoca (1998); studio di Giorgio Barberio Corsetti dal Processo di Kafka (1998); laboratorio-spettacolo Soglie di Fabiano Fantini e Rita Maffei (1998, CSS, Udine); Jìnde alla pète (1999, atto unico per attore, percussioni e contrabbasso); Visita guidata all’opera dei pupi e Le vie per Roncisvalle di M. Cuticchio (2000); Il Silenzio, di P. Delbono (2000); Mamàune e pasture, di e con Roberto Corradino (2000); Horcynus Orca, regia di M. Maglietta (2001); Scheggia. Pastorale per attore solo, da Shakespeare (2002); Inumano, riscrittura corale da Ivanov di âechov (2002); Fra le stelle, regia L. Tedeschi (2003).
“Zizzed” Vincenzo Catanzaro
Vincenzo Catanzaro è nato a Bari nel 1979. E’ autore, compositore e produttore. Fra i suoi lavori: Un anno, album hip hop in italiano, opening act di Howie B (2002); ambienti sonori per Ph-inocchi,o con Roberto Corradino; basi per Odongo, rapper keniota per la Otium Records, Bari; Pooglia tribe, album hip hop (Spaghetti Funk) distribuito dalla Self; Inadiria (Csa del fico), abum hip hop sperimentale prodotto dalla ExtraLabel/Virgin; The Rootsman, prodotto e distribuito dalla Third Eye record di Bradford (Uk); colonna sonora di La Perla Verde, videogioco prodotto dalla Pixel Matto di Bari e distribuito presso il Parco Nazionale d’Abruzzo.