03 Aprile 2010
Generazioni del nuovo
Tre anni con il Premio Scenario (2005/2007) a cura di Cristina Valenti
Qual è il volto dei giovani artisti del teatro italiano? Quale linguaggio parlano? Come lavorano? Come costruiscono i loro gruppi o i loro percorsi individuali? A indagare questo oceano di vocazioni e passioni è un premio dedicato ai nuovi linguaggi e alle giovani generazioni teatrali, nato all’insegna della molteplicità e delle differenze, che ha aperto negli anni ulteriori edizioni dedicate all’impegno civile e al pubblico dell’infanzia e dell’adolescenza. Dal 1987 a oggi il Premio Scenario ha rivelato importanti protagonisti della scena contemporanea, da Emma Dante a Babilonia Teatri. Non solo un concorso, ma un osservatorio nazionale, in grado di monitorare flussi e tendenze di un territorio normalmente sommerso, non riconosciuto dagli interventi pubblici ed escluso dai rilevamenti nazionali. E un premio anomalo, che continua a fondarsi sul sostegno e sul coinvolgimento attivo dei promotori, compagnie e teatri di innovazione, a dimostrazione che è possibile progettare dal basso, e pressoché in autonomia, efficaci modelli di valorizzazione delle nuove generazioni del teatro.
La prima parte del volume è dedicata alle edizioni del triennio 2005/2007 e raccoglie i risultati delle indagini statistiche sui partecipanti: provenienza geografica, età, formazione, modelli e fonti di ispirazione, caratteristiche dei progetti presentati. La seconda parte contiene le testimonianze degli artisti premiati e di quanti hanno fatto parte dell’osservatorio critico e della giuria: esperti teatrali (critici, operatori e studiosi), intellettuali, pedagogisti, scrittori, poeti, drammaturghi, cineasti. Completano il volume una sezione di immagini fotografiche e una raccolta di materiali relativi alle diverse fasi dei premi sviluppati nel triennio e agli artisti vincitori e segnalati. E si presenta inoltre l’elenco completo dei progetti premiati, dal 1987 al 2009. Con questo libro la ricca esperienza del premio si fa per la prima volta documento e si rende disponibile alla storia e a quanti, a loro volta, vorranno leggerla e raccontarla.