Premio Scenario per Ustica 2005- 1a edizione
Finale
FAENZA, 20 GIUGNO 2005
Teatro Masini - Casa del Teatro
-
ore 17:00
Teatro Masini -
ore 17:45
Teatro Masini -
ore 18:30
Casa del Teatro -
ore 19:15
Casa del Teatro -
ore 21:15
Teatro Masini -
ore 22:00
Teatro Masini -
ore 21:00
Chiostro di S. Cristina, BolognaPremiazione
Nell’ambito delle iniziative per il 25° Anniversario della Strage di Ustica promosse da Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica e realizzate con la collaborazione di Comune di Bologna, Provincia di Bologna, Regione Emilia-Romagna, Fondazione “Ino Savini”, Accademia Perduta/Romagna Teatri
Spettacoli a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Daria Bonfietti
senatrice, presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica,
presidente della Giuria
Marco Baliani
attore, autore, regista
Stefano Cipiciani
direttore artistico Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario
Gregorio Scalise
poeta e autore teatrale
Ruggero Sintoni
codirettore artistico Accademia Perduta/Romagna Teatri
Cristina Valenti
docente Dams, Università di Bologna, direttore artistico Associazione Scenario
Vincitori
Motivazioni della giuria
La Giuria del Premio Ustica per il Teatro 2005, presieduta da Daria Bonfietti (senatrice, presidente dell’Associazione dei Parenti delle Vittime di Ustica) e composta da Marco Baliani (attore, regista, scrittore), Stefano Cipiciani (direttore artistico Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario), Gregorio Scalise (poeta e autore teatrale), Ruggero Sintoni (codirettore artistico Accademia Perduta/Romagna Teatri), Cristina Valenti (docente DAMS, Università diBologna, direttore artistico Associazione Scenario), valutati i sei progetti finalisti di questa prima edizione, ha deciso all’unanimità di proclamare un vincitore e di assegnare inoltre un premio speciale della giuria.
Non di meno, la Giuria desidera esprimere un convinto apprezzamento per la qualità complessiva delle proposte, che si sono distinte tutte per maturità artistica e coerenza di contenuti. I giovani artisti hanno dimostrato di interpretare i temi dell’impegno sociale e civile alla luce di nuove urgenze e sensibilità. Dai sei progetti finalisti è emerso un ricco panorama di contenuti che, attraversando geografie, momenti storici e linguaggi teatrali assai diversificati, ha saputo indicare al teatro civile nuove direzioni possibili, al di fuori di ogni connotazione di “genere”.
In considerazione di questa ricchezza, la Giuria della prima edizione del Premio Ustica per il Teatro desidera ricordare tutti i progetti finalisti (in ordine di presentazione alla Finale):
VIENE L’ULTIMA GUERRA di Riccardo Bani e Roberto Testa (Cascina, Avellino)
EDIPO IN FAIDA.TRAGEDIA di Vittorio Continelli (Roma)
’A NOCE della Compagnia del Pàppicio (Milano)
QUATTRO della compagnia decimopianeta (Napoli)
THERESIENSTADT. LA CITTA’ CHE HITLER REGALO’ AGLI EBREI della compagnia Teatropersona (Civitavecchia)
BUNDESLIGA ’44 della compagnia Lafabbricadellapasta (Milano)
Premio speciale della Giuria al progetto
’A NOCE della compagnia del Pàppicio (Milano)
Barbara Apuzzo, autrice e interprete del lavoro, regala l’emozione di un racconto ironico e toccante, lucidissimo e spiazzante. Attraverso gli occhi di un piccolo animaletto autobiografico, il pappicio, la protagonista ci conduce dentro il suo mondo, racchiuso come in una noce nei limiti della disabilità, per spalancarlo alla rivelazione di un modo inatteso di vivere e guardare la diversità, e di pensare il teatro.
’A noce contiene la rivelazione di una scrittura teatrale felicissima e di una straordinaria interpretazione.
La Giuria proclama progetto vincitore della prima edizione del Premio Ustica per il Teatro:
QUATTRO della compagnia decimopianeta (Napoli)
Attraverso una sapiente scrittura drammaturgica, si disegnano e si intrecciano diversi piani narrativi. Personaggi che non sembrerebbero destinati ad appartenere alla stessa storia uniscono i loro destini attorno a quello di una ragazzina uccisa per errore in una sparatoria di camorra, sullo sfondo di una Napoli satura di suoni e di odori, generosa e crudele, diversa e uguale a tutte le città che si fanno teatro di tragedie assurde. Ritratti umani tratteggiati con dolente pietas e asciutta spietatezza, sostenuti dall’intepretazione intensa dei quattro attori e dall’ottima scrittura dei due giovanissimi drammaturghi, per raccontare una storia della cronaca recente che, attraverso il teatro, diventa memoria della contemporaneità.