Premio Scenario 2007- 11a edizione
L’Associazione Scenario promuove la undicesima edizione del Premio Scenario, che nasce allo scopo di valorizzare nuove idee, progetti e visioni di teatro.
Il Premio si rivolge alle giovani generazioni e seleziona progetti originali e inediti destinati alla scena. Età massima dei partecipanti: 35 anni.
Scadenza bando: 31 Ottobre 2006 [Bando scaduto]
Tappe di selezione
I partecipanti, selezionati dalle Commissioni zonali nella fase istruttoria, espongono frammenti o parti del loro progetto in un tempo massimo di 20 minuti, nelle due tappe di selezione.
I progetti selezionati sono presentati nella finale del Premio Scenario a Santarcangelo dei Teatri (24/25/26 giugno 2005)
Milano, 3/4/5 aprile 2007
Teatro dell'Arte
Teatro dell’Arte viale Alemagna, 6 20121 Milano – MM1-2 Cadorna; Bus 61; Tram 1-27
organizzazione: CRT – Centro di Ricerca per il Teatro
referente: Lela Talia
tel. 02 881298 fax 02 02 863813
e-mail: organizzazione@teatrocrt.it
www.teatrocrt.it
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ore 11:00
Sala GrandePleura
Sineglossa - Bologna
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ore 11:45
Sala PoetiBbastianazzu *
Anima di carta - Siracusa
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ore 12:30
Sala GrandeThe italian express
Gianpaolo Gambi - Milano
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ore 14:45
Sala PoetiIlir. Gli albanesi si occupano dei pomodori*
Gjergji Tushaj / Fabio Piliego - Parma
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ore 15:30
Sala GrandeAmeleto dei porselli
Riccardo Festa / Linda Gennari / Lorenzo Bartoli / Salvatore Li Causi / Serena Brindisi - Milano
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ore 16:15
Sala PoetiPurtroppo sono nato Scaleno: il caso Jekyll e Hide
Ass. Cult. Ludovico Van - Modena
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ore 17:00
Sala GrandeMalavogghia
Frantumi - Milano
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ore 17:45
Sala PoetiCiccio
Giulia Abbate / Andrea Pinna - Milano
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ore 18:30
Sala GrandeI Broche con un feto da eliminare
Fratelli Broche Factory - Bologna
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ore 10:00
Sala grandeLa timidezza delle ossa
Pathosformel - Venezia
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ore 10:45
Sala PoetiGrazie Maria
Jean Paul Dal Monte - Milano
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ore 11:30
Sala Grandemade in italy
Babilonia Teatri - Verona
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ore 12:15
Sala PoetiCento cose
Mario Coccetti / Silvia Magnani / Alessandro Migliucci / Patrizia Proclivi - Bologna
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ore 14:15
Sala GrandeHo il cuore dappertutto
RadiceTimbrica Teatro - Legnano, Milano
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ore 15:30
Sala PoetiPer sempre (è della felicità che parlo questa volta)
Paolo Faron - Milano
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ore 16:15
Sala grandeCome first
Azul Teatro - Montemagno - Calci, Pisa
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ore 17:00Che gusti ci sono
Rosario Lisma - Milano
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ore 17:45
Sala GrandeAiamnòt
Fabio Farnè / Valentina Franchino - Bologna
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ore 10:00
Sala GrandeIl bambinello
I-Dea - Roma
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ore 10:45
Sala PoetiDi vivere, non di essere
Motel Amlet - Parma
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ore 11:30
Sala GrandeLa licenza
ArThea - Milano
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ore 12:15
Sala PoetiPlay>Timorpanico
Pi greco - Milano
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ore 14:30
Sala GrandeC.P.T. – 70% di acqua
Mattatoioscenico - Gorizia
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ore 15:15
Sala PoetiIl grande quaderno
Fuoricentro - Livorno
* Progetti che concorrono sia al Premio Scenario sia al Premio Ustica per il Teatro
L'Aquila, 9/10/11 Maggio 2007
Teatro San Filippo / Teatro Sant'Agostino
Teatro San Filippo via dell’Oratorio, 6 – 67100 L’Aquila – botteghino tel. 0862/411331
Teatro Sant’Agostino (g.c. da A.T.A.M.) via Sant’Agostino, 1 – 67100 L’Aquila
organizzazione: L’Uovo Teatro Stabile di Innovazione Onlus
referente: Antonio Centofanti
tel. 0862/410416 – 0862/28337 (anche fax)
e-mail: tsf@luovo.191.it
www.teatroluovo.it
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ore 10:00
Teatro San FilippoNon ho prospettive
Blind Willie Johnson - Livorno
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ore 11:15
Teatro San FilippoMetamorfosi ’74
Il castello di sanchopanza - Messina
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ore 12:30
Teatro San FilippoC’è qualcuno là fuori
Teatro del vortice - Roma
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ore 14:00
Teatro San FilippoLa strada ferrata
Isola Teatro - Roma
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ore 15:15
Teatro San FilippoOmbruce
Ombruce - Selargius, Cagliari
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ore 16:30
Teatro San FilippoAd Oriente dell’Eden
Gli Sciuscià - Roma
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ore 17:45
Teatro San FilippoSchema – tra dentro e fuori
I Bastardi - Roma
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ore 18:30
Teatro San FilippoI Broche con un feto da eliminare
Fratelli Broche Factory - Bologna
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ore 19:00
Teatro San FilippoI supermaschi
CapoTrave - Roma
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ore 10:00
Teatro San FilippoSatyricon – la rivolta della Generazione X
Antonio Calone - Napoli
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ore 10:45
Teatro Sant'AgostinoMamur
Isabella Ragonese - Palermo
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ore 11:30
Teatro San FilippoSan Giorgio – il Drago
Teatro Forsennato - Roma
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ore 12:45
Teatro Sant'AgostinoMangiami l’anima e poi sputala
Fibre Parallele Teatro - Bari
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ore 14:45
Teatro San FilippoLe dinamiche dell’Odio
KanterStrasse - Terranova Bracciolini, Arezzo
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ore 15:30
Teatro Sant'AgostinoOlga Sergeevna
Monica Ciarcelluti - Pescara
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ore 16:15
Teatro San FilippoMARIAGE capitolo 1
Piccola Orchestrina di Elisa Parrinello - Palermo
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ore 16:15
Teatro Sant'AgostinoDesideranza
Teatrialchemici - Palermo
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ore 17:45
Teatro San FilippoNiatri
Gaspare Balsamo Produzione Povera - Roma
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ore 18:30
Teatro Sant'AgostinoRita
Raffaella Giancipoli - Ruvo, Bari
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ore 10:00
Teatro San FilippoLa nave dei folli
Teatro di legno - Torre del Greco, Napoli
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ore 10:45
Teatro Sant'AgostinoAssunta Pertuso (e le splendide illusioni dell’amore)
AbeleCaino - Roma
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ore 11:30
Teatro San FilippoVerranno a prenderti
TeatrAria - Roma
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ore 12:15
Teatro Sant'AgostinoCrisiKo!
Gli Omini - Stia, Arezzo)
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ore 12:45
Teatro San FilippoRisveglio di primavera
Marco Brigaglia - Palermo
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ore 15:30
Teatro Sant'AgostinoCinquanta! (Epopea di un faticoso entusiasmo)
Teatro dell'Elce - Firenze
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ore 16:15
Teatro San FilippoDevi essere forte
Il gruppo Marplin&co - Roma
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ore 17:00
Teatro Sant'AgostinoIl figlio di Amleto
La piccola società - San Nicola, Caserta
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ore 17:45
Teatro San FilippoLa Panique
Edizioni notturne - Bari
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ore 18:30
Teatro Sant'AgostinoLumi’n’aria
Associazione Compagnia Tea(l)tro - Altavilla, Palermo
Membri esterni
ANDREA BENETTI – Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica
GIANNI FORTE – Drammaturgo
FABRIZIO ORLANDI – Operatore culturale. Responsabile Teatro delle Passioni, Modena
STEFANO RICCI – Drammaturgo e regista
STEFANO TASSINARI – Scrittore
Soci dell’Associazione Scenario
FRANCESCO ACCOMANDO – CSS, Udine
FABRIZIO ARCURI – Area 06, Roma
GIULIA BASEL – Florian, Pescara
ALESSANDRA BELLEDI – Teatro delle Briciole, Parma
STEFANO CASI – Teatri di Vita, Bologna
ANTONIO CENTOFANTI – L’Uovo, L’Aquila
STEFANO CIPICIANI – Fontemaggiore, Perugia
GIUSEPPE CUTINO – M’Arte Movimenti d’Arte, Palermo
FRANCESCO D’AGOSTINO – Quelli di Grock, Milano
ALBERTO MARCHESANI – Ravenna Teatro, Ravenna
LUIGI MARSANO – I Teatrini, Napoli
ANDREA PAOLUCCI – Compagnia Teatro dell’Argine, San Lazzaro di Savena (BO)
LUCA STETUR – Campo Teatrale, Milano
CRISTINA VALENTI – Centro di Promozione Teatrale La Soffitta, Bologna
CLARISSA VERONICO – Teatro Kismet OperA, Bari
Finale
Al termine delle tappe, l’Osservatorio critico seleziona i progetti destinati alla finale alla finale del Premio Scenario, ospitata a Santarcangelo International Festival of the Arts (9/10/11 luglio 2007). La Giuria proclama un progetto vincitore e tre segnalati.
Scenario compie vent’anni
Ancora una volta ci piace richiamare l’immagine che ha accompagnato il percorso biennale del Premio, dal bando alla finale: un’immagine che si è caricata in questi mesi di segni e che ha contribuito a interpretarli, forse al di là delle intenzioni iniziali. Una bocca spalancata in un urlo, tagliata trasversalmente, sfuocata ma leggibilissima, la bianca cornice dei denti nell’attitudine di mostrarsi senza mordere.
Un volto tagliato in un arco teatrale, e spalancato sul buio. Un’immagine che è una metafora forte del teatro delle nuove generazioni, tanto da non necessitare spiegazioni.
Tutto il lavoro di Scenario è stato in fondo, in questi anni, quello di ascoltare la voce delle giovani generazioni, raccogliendone un urlo che tanto silenzioso non è, in termini di proposte artistiche, risorse, necessità, visioni, ma che di fatto è reso muto da un sistema teatrale che riflette i paradossi del paese: vecchio, privo di progetto, impegnato nell’egoistica difesa di pochi privilegi.
Scenario si rivolge alle giovani generazioni e incontra i loro progetti. Mai l’anacronismo del premio è suonato tanto controcorrente! Tanto da rischiare di essere a sua volta confinato nell’iperuranio delle idee e delle intenzioni, da tutti condivise e da tutti per lo più disattese.
Quest’anno il Premio Scenario compie vent’anni e per una volta le nostre parole di presentazione della finale vogliono essere soprattutto un invito al mondo teatrale. Scenario non è che un tassello, che però si innerva nel panorama nazionale del teatro e ne restituisce una ricchezza non trascurabile. Una ricchezza che va raccolta, di cui va ascoltato l’urlo, come nel profetico poema di Allen Ginsberg, perché sono le giovani generazioni a rappresentare il pensiero del presente e a trasformarlo in visioni.
Fabrizio De Andrè ha scritto in suo frammento inedito: “Perché lo chiamiamo passato, se non passa mai?”. Il peggior passato continua a essere il presente istituzionale di un teatro di cui da ogni parte si invocano segni di rinnovamento, ripresa, apertura. E di questo passato che non passa rischiano di far parte anche le ennesime occasioni non concesse alle giovani generazioni.
La finale del Premio Scenario è anche un passaggio di testimone, che ci auguriamo venga raccolto. Per questo giudichiamo quanto mai importante l’inserimento all’interno del Festival di Santarcangelo, e ringraziamo sinceramente per questa opportunità. Quest’anno la finale riguarda 12 finalisti, che sono il risultato di una selezione di 268 progetti dei quali 147 provenienti dal Nord, 58 dal Centro e 63 dal Sud. Vogliamo qui ringraziare tutti gli artisti che hanno partecipato con le loro proposte. Come abbiamo scritto per la finale del Premio Ustica per il Teatro (che di Scenario condivide tutto il percorso), per noi questi giovani sono il futuro del nostro teatro e il presente dell’impegno di Scenario.
Stefano Cipiciani, presidente Associazione Scenario
Cristina Valenti, direttore artistico Associazione Scenario
Un momento del festival
Prendiamo a prestito il titolo del bellissimo film di Ermanno Olmi I cento chiodi perché troviamo sia intanto un titolo che contiene un valore di verità inimmaginabile e sorprendente, e poi perché il racconto stesso sembra costruirsi come per tasselli, immagini-lacuna direbbe Georges Didi-Huberman, dove il piano parziale della vicenda diventa metafora dell’esistenza dell’uno e dei molti, di fatto un atto di resistenza malgrado tutto e tutti; allo stesso modo – a nostro avviso – Scenario insiste e persiste (tentando sempre vie ulteriori per sua fortuna) nonostante il Teatro fallisca. Il Teatro fallisce e con lui tutti i premi che lo nutrono o denudano, con le sue immagini inadeguate, la sua temperatura spesso in difetto o in eccesso, insomma il Teatro che muore vive tra il vedere e il sapere di un teatro che lo si può solo immaginare. E Scenario volutamente insufficiente, parziale, mancante, rimane un punto di contatto possibile tra l’immagine (appunto) che abbiamo imparato ad avere del Teatro e ciò che manca nella vita, la sua verità! Di Scenario amiamo questa indifferenza al tempo ancorato all’oggi, la sua necessità non necessaria ma che dà volto a piccole, fragili libertà, amiamo il contrasto sempre acceso di tante anime che lo accudiscono e lo motivano, perché quei contrasti lo fanno sentire avvezzo, arrogante e, viva iddio, sicuro del suo posto in questa appannata scena italiana. Era dunque inevitabile che questo posto, quest’anno, fosse dentro il festival, uno dei momenti del festival, e che con il festival dialogasse da pari.
Olivier Bouin, direttore generale e artistico Santarcangelo International Festival of the Arts
Paolo Ruffini, condirettore artistico Santarcangelo International Festival of the Arts
SANTARCANGELO International Festival of the Arts 5-15 luglio 2007, 9 / 10 / 11 Luglio 2007
Teatro Petrella / Il Lavatoio
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ore 11:00
Teatro Petrella -
ore 12:00
Teatro Petrella -
ore 13:00
Teatro Petrella -
ore 16:00
Il Lavatoio -
ore 17:00
Il Lavatoio -
ore 18:00
Il Lavatoio -
ore 16:00
Casa del Teatro -
ore 12:00
Il Lavatoio -
ore 12:00
Il Lavatoio -
ore 16:00
Teatro Petrella -
ore 17:00
Teatro Petrella -
ore 17:00
Teatro Petrella -
ore 15:00
SupercinemaPremiazione
Spettacoli a ingresso gratuito fino ad esaurimento posti
Presidente
Roberta Torre regista
Ermanno Cavazzoni scrittore
Stefano Cipiciani presidente Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario
Gaetano Colella attore e regista, vincitore 10ª edizione Premio Scenario
Maria Paiato attrice
Paolo Ruffini studioso di teatro, condirettore Festival di Santarcangelo dei Teatri
Cristina Valenti docente Dams, Università di Bologna, direttore artistico Associazione Scenario
Vincitori
Motivazioni della giuria
Santarcangelo, 11 luglio 2007
La Giuria del Premio Scenario 2007 ha valutato i 12 progetti finalisti della undicesima edizione del Premio, decidendo di proclamare un vincitore e di esprimere tre segnalazioni speciali che vanno a formare nel loro insieme la Generazione Scenario 2007.
Non di meno, la Giuria desidera manifestare un sicuro apprezzamento per la qualità generale delle proposte, che si sono distinte per generosità del lavoro, profondità dei contenuti, sensibilità e maturità artistica, frequente originalità della scrittura e delle soluzioni sceniche.
I dodici progetti finalisti sono il risultato di una selezione di 268 progetti dei quali 147 provenienti dal Nord, 58 dal Centro e 63 dal Sud: un disequilibrio che corrisponde alle contraddizioni del panorama teatrale nazionale e che la selezione finale del Premio ha ridisegnato secondo proporzioni significativamente diverse. Quattro progetti sono stati infatti rispettivamente e ugualmente presentati dal Nord, dal Centro e dal Sud dell’Italia, contraddicendo con eloquente evidenza i dati quantitativi di partenza.
Ai dodici progetti finalisti la Giuria vorrebbe ricordare e confermare l’importanza della loro presenza in finale: un risultato che si deve ritenere tale in sé e che è stato evidentemente riconosciuto dall’ampia partecipazione degli spettatori, fra i quali non è mancata la presenza qualificata di operatori, critici, artisti. A maggior ragione si riconosce l’importanza dell’inserimento a pieno titolo all’interno del Festival di Santarcangelo, che ha ospitato la finale nella sua programmazione, come proposta condivisa dal progetto artistico.
Anche l’undicesima edizione del Premio Scenario ha potuto esistere sostanzialmente grazie all’impegno dei soci dell’Associazione Scenario, ossia delle 33 imprese teatrali (compagnie e stabili di innovazione) che raccolgono biennalmente le proposte dei giovani artisti e ne sostengono l’elaborazione e la presentazione attraverso le fasi successive.
Quest’anno il Premio Scenario compie vent’anni e già presentando la finale l’Associazione che lo promuove ha voluto rivolgere un invito forte al mondo teatrale, che alla Giuria piace ribadire. “Scenario non è che un tassello, che però si innerva nel panorama nazionale del teatro e ne restituisce una ricchezza non trascurabile”. Una ricchezza che va raccolta, perché sono le giovani generazioni a rappresentare il pensiero del presente e a trasformarlo in visioni e linguaggi originali. La finale del Premio ne ha dato conferma ed è auspicio anche della Giuria che essa rappresenti un passaggio di testimone, e che come tale venga raccolto, a sostegno degli artisti vincitori e di quelli non vincitori. Tutti loro hanno reso possibile queste giornate, con la ricchezza e la varietà delle proposte che hanno presentato e delle riflessioni che hanno stimolato e continueranno a stimolare.
La Giuria
Roberta Torre, presidente
regista
Ermanno Cavazzoni
scrittore
Stefano Cipiciani
direttore Fontemaggiore, presidente Associazione Scenario
Gaetano Colella
attore e regista, vincitore 10ª edizione Premio Scenario
Maria Paiato
attrice
Paolo Ruffini
studioso di teatro, condirettore Festival di Santarcangelo dei Teatri
Cristina Valenti
docente Dams, Università di Bologna, direttore artistico Associazione Scenario
a Giuria proclama progetto vincitore della undicesima edizione del Premio Scenario:
MADE IN ITALY di Babilonia Teatri (Verona)
Il Nord Est italiano ritratto come fabbrica di pregiudizi, volgarità e ipocrisia; straordinario produttore di luoghi comuni sciorinati come litanie, e di modelli famigliari ispirati al presepe ma pervasi da idoli mediatici, intolleranza, fanatismo. Il made in Italy è un prodotto dozzinale e tragicamente umoristico, raccontato in uno spettacolo apprezzabile per compiutezza, in cui la comicità non è ottenuta dal meccanismo televisivo della barzelletta, ma dalla durata dell’elenco e dalle impercettibili ma fortissime variazioni, grazie a una sensibilità per le virtù e le potenzialità della parola che si fa maestria del contrappunto musicale. Strutture verbali semplici ma efficacissime fanno sbottare il riso e la percezione del non senso, in un lavoro che coniuga sapientemente stilizzazione interpretativa e parossismo gestuale. Con un ritratto spietato delle “sacrosante” manifestazioni del tifo calcistico e delle telecronache enfatiche e patriottarde, normalmente rese impercettibili dalla generale assuefazione. Un lavoro dove si infrangono con sagacia e leggerezza tabù e divieti, per rilanciare anche il teatro oltre gli schemi e i conformismi.
Le Segnalazioni Speciali del Premio Scenario 2007 vanno ai seguenti progetti (in ordine di presentazione alla Finale):
LA TIMIDEZZA DELLE OSSA di pathosformel (Venezia)
per le molte potenzialità di un’invenzione che cela la scena teatrale e la lascia al lavoro immaginativo dello spettatore. Un medium espressivo elastico e inviolabile che separa e assorbe l’azione rivelandone (anche metaforicamente) l’ossatura, per raccontare di una lotta per l’esistenza che coniuga il corporeo e l’incorporeo e svela la scena come luogo ancestrale del conflitto fra percezione e illusione, in un crescendo di tensione sapientemente orchestrato su una campionatura di suoni quotidiani dalle risonanze primordiali.
DESIDERANZA di Teatrialchemici (Palermo)
per la forza poetica e l’energia implacabile con cui i due attori rappresentano un dramma famigliare orribile e attraente, consumato nella chiusura e nella solitudine, fra fantasmi insepolti e angherie quotidiane, in un sud che mescola religione e superstizione, amore e violenza, esterni assolati e interni vischiosi, dove la malattia è destino e la libertà è un sogno da lanciare nel vuoto, in un crescendo distruttivo di dolore e abbandono magistralmente scritto e magistralmente interpretato sulla scena.
ILIR. GLI ALBANESI SI OCCUPANO DEI POMODORI di Gjergji Tushaj e Andrea Bovaia (Parma)
per l’intensità di un racconto a due voci che fa a meno del teatro e della sua convenzionalità a volte ipertrofica esaltando l’efficacia della presenza, in un gioco di rispecchiamenti fatto di sguardi e silenzi, immobilità e accensioni, complicità e sfida, dove i giovani attori dimostrano di padroneggiare tempi e ritmi teatrali attraverso una scrittura di scena che prescinde dalle consuetudini per approfondire la potenza del dettaglio e le geometrie dello spazio vuoto.
L’Associazione Scenario ha assegnato al vincitore un premio di 8000 euro a sostegno del compimento dello spettacolo e ai tre progetti segnalati un contributo di 1000 euro.
La Generazione Scenario 2007 (vincitore e segnalati) sarà ospitata nei seguenti Festival: Italia Wave (Osmannoro – Sesto Fiorentino FI, 18-19-20-21 luglio 2007), Volterrateatro (Volterra, 27 luglio 2007).
drodesera>centrale fies (Dro, 31 luglio-1 agosto 2007).
Questa edizione della Finale è stata realizzata dall’Associazione Scenario
con il contributo di
MIBAC Ministero per i Beni e le Attività Culturali
con la collaborazione di
Santarcangelo International Festival of the Arts
Debutto
Il progetto vincitore e i due segnalati debuttano come spettacoli compiuti al Teatro dell’Arte di Milano (19-20 gennaio) e costituiscono la Generazione Scenario 2007.
photo gallery di © Marco Caselli Nirmal
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Generazione Scenario a Roma
Programma
Vent’anni di vita, per l’Associazione Scenario, che nel 1987 ha promosso la prima edizione dell’omonimo premio biennale. Vent’anni che hanno visto il premio in prima linea nella ricognizione sistematica della nuova creatività italiana e nella valorizzazione di nuovi linguaggi, idee e visioni di teatro. Le diverse fasi del premio, che si sviluppa nel corso di due anni attraverso il lavoro dei soci di Scenario e dei giurati esterni, si rivolgono a progetti e non a lavori finiti, nell’intenzione di coglierne i possibili sviluppi e anche di scommettere sugli elementi di rischio, ostinazione, coraggio. Negli anni, Scenario ha contribuito a far emergere quelli che sono diventati o si stanno rivelando alcuni dei gruppi di punta della scena italiana: Teatro delle Ariette, Scena Verticale, Emma Dante, Davide Enia, Habillé d’Eau, M’Arte Movimenti d’Arte, Berardi-Colella, Francesca Proia… solo per citarne alcuni.
L’undicesima edizione del Premio Scenario ha ammesso 300 progetti, valutati da 12 commissioni zonali; 52 i progetti presentati alle due tappe di selezione di Milano e dell’Aquila; infine 12 i finalisti arrivati alla finale (Santarcangelo International Festival of the Arts, luglio 2007), in cui sono stati designati il vincitore e i segnalati, ossia la GENERAZIONE SCENARIO 2007.
Dagli studi scenici di venti minuti al debutto assoluto degli spettacoli ora compiuti: parte da Milano, la nuova GENERAZIONE SCENARIO, e si presenta con lo spettacolo vincitore (made in italy di Babilonia Teatri) e con i due spettacoli selezionati (La timidezza delle ossa di pathosformel e Desideranza di Teatrialchemici).
(Va ricordato che fra le segnalazioni speciali figurava anche Ilir. Gli albanesi si occupano dei pomodori, progetto che non è potuto giungere a compimento).
Parliamo di “partenza”, perché il debutto è sì il punto di arrivo di un lungo e complesso percorso biennale, che gli artisti hanno compiuto con tutti noi dell’Associazione Scenario e con gli osservatori e i giurati esterni che ci hanno accompagnato, ma deve essere soprattutto un momento di avvio.
Con il debutto della Generazione Scenario 2007, il premio passa il testimone ai teatri italiani augurandosi che ne raccolgano la ricchezza.
Siamo felici di farlo con la collaborazione e il sostegno del Comune di Milano, che si sta distinguendo per una convinta e fertile attenzione al nuovo; con il contributo dell’Ente Teatrale Italiano, che con l’Associazione Scenario ha fatto nascere il Premio vent’anni fa sostenendone le edizioni; e con la collaborazione organizzativa e logistica del CRT, socio di Scenario da molti anni, in un teatro che ha visto passare tanta storia della ricerca nazionale e internazionale. Certi di offrire così le condizioni migliori per la vita futura degli spettacoli che da qui iniziano il loro viaggio teatrale.
Stefano Cipiciani e Cristina Valenti
Presidente e Direttore artistico
Associazione Scenario
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A distanza di venti anni dalla prima edizione del Premio Scenario la sua funzione di intercettazione e accompagnamento di processi artistici innovativi attraverso una presenza capillare nei territori si ripresenta più che mai necessaria ed attuale, poiché il ricambio generazionale è ormai un’emergenza del nostro Sistema-Paese.
L’ETI, che ha partecipato alla nascita di Scenario e lo ha accompagnato lungo le sue undici edizioni, oggi rimette con decisione al centro delle proprie strategie di promozione il tema dell’accesso dei nuovi talenti alle opportunità di produzione e di incontro con il pubblico.
Per fare ciò, occorre individuare e sostenere, fin dall’inizio, il lavoro di artisti non ancora conosciuti al grande pubblico o che, pur essendo già affermati, affrontano la contemporaneità e l’innovazione dei linguaggi scenici.
Scenario, selezionando progetti originali e inediti destinati alla scena, conduce una ricognizione sistematica del nuovo attraverso un’articolata rete di punti di osservazione presidiati nei territori dai teatri e dagli esperti che aderiscono al progetto. Ma il valore del Premio non si ferma allo strumento comunque prezioso del censimento, va oltre, fornendo uno spazio di dialogo, documentazione, riflessione. Si esplora il territorio che precede la formalizzazione dello spettacolo, si accolgono progetti che non sono ancora diventati teatro e si osservano le diverse modalità di avvicinamento al teatro da parte di giovani artisti.
L’incontro con il pubblico della nuova GENERAZIONE SCENARIO è infine il momento cruciale e delicatissimo in cui opere nuove, nate da percorsi artistici indipendenti, affrontano la programmazione dei teatri.
Per gli artisti si tratta di vincere la sfida che negli anni ha visto molti dei finalisti di Scenario diventare protagonisti del panorama teatrale italiano, per il pubblico è un’occasione da non perdere per incontrare il teatro del tempo presente.
Ninni Cutaia
Direttore Generale
Ente Teatrale Italiano
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Fra i nuovi obiettivi dell’Assessorato alla Cultura e del Comune di Milano in materia di spettacolo c’è quello di rinnovare e ampliare la cura e l’attenzione verso le nuove generazioni, verso la creatività dei giovani artisti della scena. Un obiettivo che ha nella città una solida tradizione, se si pensa a quei progetti che nell’ultimo decennio hanno connotato Milano come metropoli sensibile al “nuovo”: Scena Prima – Nuovi gruppi teatrali in Lombardia, Teatri 90 festival – La scena ardita dei nuovi gruppi, Pre-Visioni – I registi di domani alla prova, Tre per tre – Work on stage, manifestazioni che hanno coinvolto più sale della città, fino a Work in progress e Connections promosse dal Teatro Litta.
Questa rinnovata attenzione alle nuove generazioni, alle nuove forme estetiche, alle nuove drammaturgie, ai nuovi pubblici si va ampliando progressivamente – e non potrebbe essere diversamente nella città che ha visto nascere il primo teatro stabile della nazione, sessant’anni fa, ad opera di due ventenni come Giorgio Strehler e Paolo Grassi -, articolandosi in una serie di iniziative, occasioni, interventi destinati ad assumere i connotati di un amplio e diversificato sostegno alla promozione, alla produzione, alla gestione di nuovi spazi e teatri, alla implementazione di una rete e di un sistema. Dalla piccola ma dinamica sala di Teatro I ad Atir, approdato al Teatro Ringhiera, dal Teatro della Cooperativa allo Spazio Pim, dal Teatro Guanella al Teatro della Contraddizione. Tutte novità che vanno ad arricchire l’attenzione al nuovo da parte di teatri come il Verdi, il Litta, l’Out Off, il Crt.
All’interno di questo quadro si colloca la condivisione quest’anno, per la prima volta nell’arco dei venti anni di vita del premio, del debutto assoluto degli spettacoli nati dall’edizione 2007 del Premio Scenario.
In un teatro storico di Milano, votato da sempre alla ricerca di nuove forme e linguaggi scenici, non a caso “cuore” del Palazzo dell’Arte progettato da Giovanni Muzio, si potrà assistere alle prime rappresentazioni assolute dei tre spettacoli che hanno ottenuto rispettivamente il primo premio e due segnalazioni speciali, a conclusione dell’ampia indagine compiuta da Scenario.
Il Premio Scenario individua da due decenni sul territorio nazionale importanti esiti del rapporto assai dinamico fra le nuove generazioni e le arti sceniche, dal teatro d’attore alla performance alla danza. Da Verona, Palermo, Venezia giungono quest’anno gli artisti premiati, che ci auguriamo trovino nella città di Milano le migliori condizioni per incontrare i loro primi spettatori e per raccogliere l’attenzione più favorevole in vista delle tournées che andranno subito dopo a iniziare.
Vittorio Sgarbi
Assessore alla Cultura del Comune di Milano
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Forse quello che è importante nella storia di Scenario, giunto oramai al suo ventesimo compleanno, non è l’insieme dei risultati artistici che esso è riuscito a raggiungere.
Intendiamoci: le personalità e gli spettacoli segnalati, e quelli portati sino a un debutto compiuto e in qualche caso a una affermazione conclamata, sono senz’altro raggiungimenti significativi.
Ma, a ben guardare, quello che può essere ancora più interessante per il CRT, per la sua linea strategica e per la sua proposta culturale è la dinamica complessiva che Scenario è riuscito a metter in moto: organizzatori e artisti che si incontrano attorno a progetti, e si confrontano sui risultati, facendo emergere una complessità di punti di vista, legati a poetiche e gusti diversi, alle aspettative del territorio e delle comunità di appartenenza. Attraverso tutto questo si è costruito nel corso degli anni un vero e proprio sistema teatrale che in certa misura sta cambiando i paradigmi della produzione e della distribuzione teatrale. Di più: per il CRT tutto questo è importante perché sta mettendo in crisi le separatezze storiche tra questi due momenti e avviando un processo di integrazione tra le diverse soggettività che contraddistinguono il teatro delle ultime generazioni.
Vogliamo sperare che finalmente sia in atto una mutazione genetica che cambi non solo la pelle del teatro ma la sua vocazione più segreta. Con questo augurio il CRT accoglie questa edizione di Scenario con tutto il suo personale organizzativo e tecnico.
Sisto Dalla Palma
Presidente CRT