Premio Scenario Infanzia 2012 - 4a edizione | Progetto finalista
ZONA FRANCA InContemporanea Parma Festival, Parma 23 novembre 2012
venerdì 23 Novembre , ore 15:00 |
Gilgamèsc
Liberamente ispirato alla Epopea di Gilgamesh
| età: dai 13 ai 18 anni
drammaturgia e regia Mimmo Conte
con Mimmo Conte e Ye-He (Luca)
luci Rafael Onorato
Mimmo Conte
via Mancosa, 31 – 85016 Pietragalla (PZ)
cell. 393 4358108
mimmoconte@live.it
Progetto menzione speciale Premio Scenario infanzia 2012
DEBUTTO: 9 maggio, Milano – ore 17.00 – Teatro Sala Fontana, via Boltraffio 21 – SEGNALI 2013 Festival Teatro Ragazzi XXIV edizione
Motivazione della Giuria
L’epopea di Gilgamesh è riletta nell’incontro fra due esistenze costrette dall’isolamento e riscattate da un gioco di complicità e condivisione. La scrittura teatrale traduce in leggerezza e ironia l’archetipo dell’identità virile e lo stereotipo del carcerato. In una scena essenziale disegnata da tagli di luce che si fanno confine, limite, definizione di uno spazio deprivato, esplode una fisicità che sublima la violenza in gesto coreografico e in rappresentazione elegante e fantastica di un conflitto rituale generativo di legami potenti e salvifici.
Il progetto
Gilgamèsc è un suono, un soprannome, un amico, una stanza, un cortile, un carcere: una storia, forse un mito. Il progetto, partendo da alcuni temi presenti nell’Epopea di Gilgamesh come il senso dell’amicizia e il disprezzo della morte, vede l’incontro di due ragazzi, un cinese e un italiano, che con difficoltà comunicano, e quindi hanno bisogno di un linguaggio asciutto ed essenziale; che provengono da culture diverse, e devono identificare l’altro; che vogliono essere ascoltati; che sono costretti a convivere in un perimetro preciso e a condividere tutto, anche l’ora d’aria; che hanno bisogno di credere in qualcosa, in qualcuno. Il lavoro vuole mettere al centro il rapporto tra il senso di privazione che vivono gli adolescenti, sia in condizione di detenzione (con le autorità) che in libertà (con i genitori), e i desideri e le aspirazioni che appartengono a questo periodo della vita. In questo senso, una dimensione fisica chiusa, com’è quella di un istituto penale, amplifica i bisogni, le paure e una tra le cose più semplici di tutte: la voglia di correre. I due protagonisti si troveranno ad affrontare battaglie, reali o immaginarie, con se stessi e con il mondo intorno. Faranno i conti con la loro solitudine e con la forza dell’altro, cercando uno scontro che diventerà gioco per conoscere il compagno. Diventeranno uomini e conosceranno il valore dell’amicizia: “Siamo arrivati fino a qui. Non facciamoci fermare dalle nostre paure. Tu, sei cresciuto nella foresta; hai la forza per combattere lupi e leoni. Tu sei un vero guerriero, e questa paura che ti attanaglia viene solo dalla tua insicurezza. Coraggio, fratello, coraggio!”.
La compagnia
Mimmo Conte nasce a Napoli. Nel 2005, fondamentale per la sua formazione è l’incontro con il maestro Emmanuel Gallot-Lavallée, con cui approfondisce l’arte del racconto, la pantomima, le tecniche di melò, rag-time, camuffamento e lo studio sul personaggio. In questa occasione, il suo percorso incrocia quello di Carlotta Vitale, con cui inizia a condividere progetti e visioni e, nel 2008, costituisce la compagnia Gommalacca Teatro. Nel 2009 segue il workshop sul corpo comico e gli stili in scena diretto da Paolo Nani, clown internazionale con cui sviluppa, in particolare, il lavoro sul timing in scena. Nel 2011 torna a lavorare con Emmanuel Gallot-Lavallé, grazie a un laboratorio sul teatro, la presenza e il gesto. Come regista, cura lo spettacolo Il gusto dell’intimità, scritto con Carlotta Vitale, vincitore del Premio Nuove Sensibilità 2010/2011, promosso da Nuovo Teatro Nuovo, Teatro Pubblico Campano, AMAT|Teatro Stabile delle Marche e Fondazione Teatro Piemonte Europa; il lavoro viene co-prodotto da Teatro Pubblico Campano e Gommalacca Teatro, con il sostegno del Centro Europeo di Drammaturgia della Provincia di Potenza, debuttando a luglio 2011 nel festival Teatro a Corte 011, diretto da Beppe Navello. Nel 2011 cura la regia dello spettacolo Sempre con me, scritto da Carlotta Vitale e vincitore del Premio Cecilia Salvia, promosso dalla Presidenza della Giunta – Autorità per i Diritti e le Pari Opportunità della Regione Basilicata. Per l’infanzia e la gioventù partecipa, come attore e co-autore, a due spettacoli che trattano i temi dell’Italia risorgimentale e a un lavoro ispirato agli scritti di Gianni Rodari. Da diversi anni si occupa, con Carlotta Vitale e sempre per Gommalacca Teatro, della formazione in ambito giovanile e sociale con attenzione all’handicap e all’inclusione, all’interno di centri diurni per disabili e ragazzi a rischio e, in particolare dal 2011, all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni di Potenza.
Ye-He (Luca) nasce in Cina e all’età di 5 anni si trasferisce in Italia. Attore in formazione, inizia nel 2009 il suo percorso teatrale all’interno dell’Istituto Penale per Minorenni di Bari, dove incontra Lello Tedeschi del Teatro Kismet Opera e lavora con la compagnia Fibre Parallele, portando in scena Jukebox Kamikaze. Nel 2010, attraverso la Comunità Ministeriale di Potenza, inizia a lavorare come volontario alla parte tecnica per la compagnia Gommalacca Teatro. Intraprende il laboratorio di esercizio teatrale tenuto dalla compagnia sul testo Misura per misura di Shakespeare, che si conclude nel 2011 con due studi sul lavoro scespiriano, presentati nella rassegna Estetica del Virtuale – Festival Città delle 100 Scale di Potenza. Dallo stesso anno a oggi continua il suo percorso formativo all’interno della Scuola di Teatro della Città di Potenza. Dal 2011 è parte attiva del nucleo artistico della compagnia Gommalacca Teatro.