Bologna
sabato 6 luglio ore 21.30 | Piazzetta Pasolini
Un eschimese in Amazzonia
trilogia sull’identità - capitolo III
ideazione e testo Liv Ferracchiati
scrittura scenica di (in ordine alfabetico) Greta Cappelletti/Coro, Laura Dondi/Coro, Liv Ferracchiati/Eschimese, Giacomo Marettelli Priorelli/Coro, Alice Raffaelli/Coro
con Francesco Aricò, Greta Cappelletti, Laura Dondi, Liv Ferracchiati, Giacomo Marettelli Priorelli
costumi Laura Dondi
luci Giacomo Marettelli Priorelli
suono Giacomo Agnifili
progetto Compagnia The Baby Walk
Produzione Teatro Stabile dell’Umbria / Centro Teatrale MaMiMò / Campo Teatrale / The Baby Walk
In collaborazione con residenza artistica multidisciplinare presso Caos – Centro Arti Opificio Siri Terni
Spettacolo vincitore del Premio Scenario 2017
Un eschimese in Amazzonia pone al centro il confronto tra la persona transgender1 (l’Eschimese) e la società (il Coro), fino ad arrivare al paradosso che l’Eschimese si stanca di raccontare se stesso. La società segue le sue vie strutturate e l’eschimese si trova, letteralmente, ad improvvisare, perché la sua presenza non è prevista. Il Coro parla all’unisono, attraverso una lingua musicale e ritmata, quasi versificata, utilizza una gestualità scandita, dando vita a una società ipnotica, veloce, superficiale, a rischio di spersonalizzazione.
La struttura è quella del “link web”, l’analogia del pensiero manovra le connessioni o forse il nonsense stesso dell’illogica internettiana. Anche l’Eschimese è parte degli stessi stereotipi della sua contemporaneità, anzi nella sua stand up comedy è personaggio autentico proprio perché vive e rappresenta la propria inautenticità di abitante del Villaggio Globale. Si sforza di avere una visione soggettiva, ma anche la sua è, a ben guardare, infarcita di luoghi comuni e spersonalizzata.
Il comico nasce anche dal mettere in rilievo quelle dinamiche che rendono l’essere umano marionetta, macchina, ovvero un essere sociale, un essere già giocato dalla cultura.
1 Un o una transgender è una persona la cui identità di genere non è coincidente con il proprio sesso anatomico, in questo caso parliamo di una persona il cui corpo è femminile, ma la cui identità di genere è maschile.
Il titolo Un eschimese in Amazzonia è una citazione dell’attivista e sociologa Porpora Marcasciano che evidenzia l’incapacità della società di andare oltre il modello binario di sesso/genere, omosessuale/eterosessuale, maschio/ femmina e che quindi racconta la compromissione di un percorso di vita che potrebbe essere dei più sereni e tranquilli. La ricerca dei materiali per questo progetto inizia nel 2013 e ha collezionato interviste a molti uomini e donne transgender, a studiosi, a scienziati e a persone qualsiasi che non sapevano assolutamente nulla sull’argomento.
LIV FERRACCHIATI
(Todi,1985) Si laurea in Lettere e Filosofia indirizzo Letteratura, Musica e Spettacolo presso l’Università La Sapienza di Roma e si diploma in regia teatrale alla Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassi” di Milano. Nel 2015 è docente di Drammaturgia presso la scuola del Teatro Stabile dell’Umbria al Centro Universitario Teatrale. Nel 2014 vince il bando “Finestra sulla drammaturgia tedesca” e presenta il testo di Albert Ostermaier, Sulla sabbia, al Piccolo Teatro Studio.
La vocazione di Ferracchiati è rivolta alla scrittura drammaturgica, a partire dall’ideazione di un progetto, per proseguire con la creazione in scena e infine con la regia dei suoi lavori. Nel 2014, scrive e mette in scena il testo Ti auguro un fidanzato come Nanni Moretti! Nel 2015 fonda la compagnia THE BABY WALK, con la quale dà forma a un progetto che preparava da tempo, la Trilogia sull’identità, un’indagine in tre capitoli sul tema dell’identità di genere. Il gruppo utilizza diversi linguaggi: parola, danza e video. In particolare approfondisce il rapporto tra cinema-teatro e danza-parola. Ogni progetto, anche se legato agli altri, è un “punto e a capo”. Si ricomincia, si rimette in discussione tutto dalla base, per questo i lavori proposti e realizzati possono anche essere differenti gli uni dagli altri, ma conservano una matrice comune. THE BABY WALK sono: Liv Ferracchiati (regista/autore, a volte, anche in scena), Greta Cappelletti (dramaturg/autrice, a volte, anche in scena), Laura Dondi (costumista/danzatrice), Linda Caridi (attrice), Chiara Leoncini (attrice), Alice Raffaelli (attrice/danzatrice), Lucia Menegazzo (scenografa), Giacomo Marettelli Priorelli (light designer/attore), Andrea Campanella (videomaker).
Spettacoli realizzati: Peter pan guarda sotto le gonne; Todi is a small town in the center of italy. Stabat Mater; Un eschimese in Amazzonia.
Liv Ferracchiati ha debuttato di recente con la sua nuova creazione, Commedia con schianto. Struttura di un fallimento tragico, in collaborazione con The Baby Walk.