Premio Scenario 2005 - 10a edizione | Progetto finalista
FESTIVAL SANTARCANGELO DEI TEATRI, 24, 25, 26 GIUGNO 2005
venerdì 24 Giugno , ore 21:15 | Il Lavatoio
’O Mare
testo e regia di Sara Sole Notarbartolo
con Glen Çaci, Giulio Barbato,
Ilaria Migliaccio, Claudio Javier Valensuela Benegas, Giovanni Prisco
luci Paco Summonte e Marcello Falco
Taverna Est
Sara Sole Notarbartolo
cell. 339 6614483
Giulio Barbato
cell. 329 9826876
tavernaest@yahoo.it
Segnalazione speciale Premio Scenario 2005
Motivazione della Giuria
Un viaggio verso il mare attraverso un territorio dai confini indefiniti, luogo di fuga e di incontro per una piccola comunità di immigrati che parlano lingue diverse e dialogano attraverso la musica e le arti di strada. Nato all’interno di un centro sociale napoletano, ’OMare porta in scena con forza e poesia l’utopia impossibile di una microsocietà in pericolo. Un gruppo di artisti di nazionalità diverse, capace di elaborare in scrittura drammaturgica condivisa accenti, abilità e linguaggi scenici differenti per narrare una storia leggera e spietata, ancora aperta su un finale inevitabilmente sospeso, interpretando magicamente le possibilità metaforiche del teatro.
’O Mare
In un luogo di confine, cinque personaggi si sono aggregati in comunità: Samir, immigrato argentino; Viciè, immigrato napoletano; Tadzio, immigrato albanese; Simò, immigrato veneto; Elena, sordomuta dall’incerta nazionalità.
Saltimbanchi, musicisti, cantastorie, acrobati sono costretti ad una perpetua erranza per via delle continue richieste di documenti e permessi di soggiorno che li raggiungono ovunque provino a fermarsi.
Il motivo per cui si sono uniti in questa compagnia viaggiante è quello di raggiungere il mare, la libertà. Arrivati al mare, dicono, non c’è più terra a cui appartenere, non c’è più terra da cui essere espulsi, in cui essere perseguitati.
Le loro uniche forme di sussistenza derivano dall’immaginazione, dal senso poetico e dalla memoria, quindi non possono fare altro che fuggire, di continuo.
Ma all’interno di questa piccola comunità è accaduto qualcosa che rischia di far andare tutto all’aria, proprio nel momento in cui il mare sembra essere davvero vicino.
Tutto inizia con la celebrazione di un funerale, attraverso la celebrazione di un processo, e si conclude con la celebrazione di un matrimonio.
La musica (bassotuba, chitarra, percussioni, armoniche e altro) è eseguita dal vivo.
’OMare è la storia di una piccola rivoluzione possibile. Testimonia la realtà di minime zone di resistenza in cui le cose che accadono – tutte le cose, tante, sublimi o terribili – vengono celebrate e non consumate. Ci sono fughe che si compiono senza motivo, confini snaturati, leggi stupide e pericolose che impediscono il cammino.
Ci sono poi piccole figure, personaggi che sembrano inventati, che riescono a resistere, a nascondersi nella pienezza della propria luce. I personaggi di ’OMare per restare nascosti fanno spettacoli, suonano, si mostrano al pubblico. Stanno camminando da molti anni senza motivo, solo perché nessuna terra è la loro terra, perché non hanno il “permesso di soggiorno” e quindi l’unica cosa possibile è quella di andare, di continuo, verso il mare, qualsiasi cosa nasconda.
Taverna Est e DAMM Teatro
Taverna Est + Damm Teatro riunisce artisti di diversa provenienza geografica (sud Italia, Albania, nord Italia, Argentina) e professionale (circo, musica, teatro, drammaturgia, teatro di strada).
Riuniti da una zona di lavoro comune, il CSOA DAMM di Napoli, lavorano assieme dall’autunno 2004.
’OMare è il primo progetto che nasce da questo incontro.
Obiettivo del gruppo è portare cronaca e poesia al livello di racconto ed elaborare quest’ultimo finché raggiunga uno standard di fruibilità tale che consenta al teatro di tornare ad essere realmente un mezzo di comunicazione. Perché il teatro sia sempre meno un’arte per pochi.
Nel nuovo progetto Fuoco! Taverna Est cercherà di ottenere questo risultato affrontando il tema del conflitto, della guerra, della violenza intima e internazionale.